Stefania Fiorin è una lettrice convinta, ama la bellezza della poesia in ogni sua forma e il fuoco dei sentimenti che, grazie ai corsi di scrittura frequentati, trasforma da anni in racconti e versi spaziando tra vari generi. Dinamica, ironica, vive la vita con leggerezza senza prenderla alla leggera. Sempre coinvolta in mille attività, letterarie e non, lotta ogni giorno per mettere ordine nei suoi impegni, nelle sue inesauribili idee. E nei suoi capelli. Di sé dice: “Scrivo per dare vita ai sogni e riempire di sogni la vita”. Ha personalità curiosa, sempre in movimento, le piace stare in mezzo alla gente ma spesso si rifugia nella meditazione Zazen per ritrovare se stessa. Da anni opera nel mondo del volontariato; è stata presidente di un’Associazione senza scopo di lucro attiva nel sociale. Ha organizzato, anche nella scuole, incontri con relatori esperti d’informazione, prevenzione e sensibilizzazione sociale.
Ha creato il gruppo letterario su Facebook Tovagliolo racconta di cui è amministratrice e organizzatrice di contest.
Ha scritto racconti pubblicati in ebook nella collana Passioni romantiche e Senza sfumature di Delos Digital: Sveva, L’appuntamento, Felissia Felez, Io brucio, The charging bull: il toro e il saggio Tovagliolo racconta nella collana I Coriandoli.
Ha pubblicato il romanzo mood ironico : Pacchetto completo ( amore incluso ) con Rizzoli, nella Collana You feel.
Prima classificata al Concorso Montedit- Club degli autori con la Silloge: D’Eros e D’Amor. Ha vinto molti premi.
I SUOI ROMANZI
Esiste un piano, una volontà divina, dietro la nostra vita, o tutto dipende dal libero arbitrio, dalle scelte individuali che compiamo nel percorrerla?
Ogni persona ha diritto alla felicità, o qualcuno la deve guadagnare attraverso le proprie scelte, talora a forza di sacrifici, delusioni, tentativi?
Rachele è una giovane donna con un carico di ricordi che spesso la riconducono al passato, in parte doloroso e irrisolto.
Convive da un decennio con Filippo, nei pressi di Como, dopo aver trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza in varie città del Veneto tra cui Jesolo Lido dove la coppia si reca per la vacanza di agosto.
Filippo le è accanto in modo sempre più distaccato, poco empatico, in prevalenza concentrato sui propri bisogni, talvolta capriccioso e infantile nonostante sia prossimo ai quarant’anni.
Per Rachele, trovarsi in quel paese che ama molto, è un sentito tornare alle origini che contrasta con il senso di angoscia che l’attanaglia.
La sua mente è un vortice di domande esistenziali a cui vorrebbe dare risposte, ma non ne trova.
È il passato, o è il futuro, a indicare la strada?
Si può essere tanto felici e tanto disperati insieme?
Perché il destino l’ha allontanata per riportarla lì?
Sente che quella non è la sua vita, ma non ne trova un’altra.
Ricominciare da dove tutto è cambiato, sarebbe una soluzione?
Nel pomeriggio del giorno d’arrivo, lascia Filippo addormentato sul lettino in spiaggia e si reca al chiosco per una granita.
Vorrebbe sedersi per gustarla con comodo in riva al mare; cerca un tavolo libero che fatica a trovare. Ne scorge uno. Un gruppo di persone occupa quello di fianco. Si siede, comunque. Una volta accomodata, nota un cellulare e un paio di occhiali da sole neri vicino al portatovaglioli. Si rivolge a una donna, le chiede se è roba sua; questa la informa che sono di un signore appena andato al bancone. Proprio in quel momento arriva l’uomo in questione, un affascinante cinquantenne che accetta volentieri la compagnia di Rachele. Parte una simpatica conversazione. Lui è Tancredi Marcorà, vive a Venezia ed è divorziato; Rachele dà spazio alla sua voglia di cambiamento e novità, si presenta come Rebecca. Trascorrono un paio d’ore di chiacchiere coinvolgenti; ai saluti, Tancredi propone di insegnarle a nuotare, quindi si danno appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo.
Al rientro, Rachele è assalita dal disagio per aver mentito; ridimensiona ipotizzando che anche lui potrebbe non aver detto la verità e, in ogni modo, esiste la possibilità che non si rivedano mai più.
Il destino ha in serbo una sorpresa; il giorno dopo, Filippo l’avverte che deve rientrare in ufficio per problemi di lavoro. Rimasta sola, ha l’opportunità di rivedere Tancredi con cui esce varie volte a cena. In una di queste occasioni, attraverso delle fotografie inviate al suo amico da una delle tre figlie, scopre che Filippo le ha mentito: si trova sulla barca del cugino Angelo per una mini-crociera in Corsica, in compagnia di un gruppo di giovani. L’ha tradita proprio con la figlia di Tancredi, per lei ha fatto a pugni e ha un occhio gonfio tumefatto.
Rachele cade nello sconforto, si risolleva grazie all’affetto e al sostegno del suo nuovo amico; tra i due l’ intesa cresce, coronata da un bacio appassionato sotto la luna.
La donna è confusa, in balia del dolore si chiede se può ancora amare chi l’ha tradita. Sente l’attrazione verso Tancredi ma decide di sospendere i loro incontri. La decisione dura solo un giorno, lo va a cercare una notte, alla villa dove abita: si riappacificano, ma la favola s’interrompe con l’arrivo del SUV di Filippo che riaccompagna Dorotea e la bacia proprio davanti ai loro occhi. Conquistata dalla rabbia, raggiunge la coppia, colpisce con un pugno l’occhio buono di Filippo che, sbalordito, la chiama con il suo vero nome e aggiunge il nomignolo Lillà, rivelando all’incredulo Tancredi le menzogne.
L’amore, però, ha il suo piano.
Rose rosse e ortiche – Voci di donne
Dentro ogni donna c’è una forza spesso dimenticata, da rivelare, è la forza di credere fino in fondo in se stessa e nel proprio valore, fiera del sentire interiore nella sua unicità.
Ci sono silenzi di donna intensi come urla e mormorii di potenza inaudita.
Serve forza per affrontare un percorso di vita spesso fiorito ma, a tratti, lastricato di spine, dove i mazzi di rose rosse ricevuti in segno d’amore possono trasformarsi in distese di ortiche.
Innamorato di una str epitosa ragazza
Una notte, tempo addietro, Madre Teresa di Calcutta era apparsa in sogno a Barbara e aveva lasciato un messaggio, una sorta di premonizione: “l’angelo delle spose sta sopra le dune”. Quale fosse il significato la giovane non lo capì nell’immediato. In quel periodo si trovava in vacanza a Rimini, corteggiata dal carismatico Tullio, da Alessio, forse Salvatore, e dall’anonimo che la omaggiava di rose. La vacanza si rivelò più movimentata di ogni sua previsione. Il cuore palpitava ma la mente era confusa.
Il destino si compie dopo una serie d’imprevisti e peripezie. Barbara, divenuta modella e indossatrice, segue Tullio a Shoyna in Russia, per il primo servizio fotografico. Nel piccolo e misterioso paese sulle rive del Mar Bianco scoppia l’amore: l’angelo delle spose appare a Barbara dall’alto di una duna, poco dopo, Tullio si dichiara e le chiede di sposarlo.
Ma al termine del primo shooting fotografico, Barbara viene rapita da un gruppo di malfattori che lì l’aspettavano. I rapitori successivamente chiedono, a nome di un faccendiere kazako, un riscatto poco credibile.
Tania Toffer, ogni giorno una sfida: avventure di una cronista distratta
Tania Toffer, giovane cronista di un quotidiano, affronta con grinta e determinazione il caso della morte di un anziano. Svegliata in piena notte dalla chiamata del direttore, raggiunge un paese arroccato su una collina alle porte di Varese: Fontegioiosa. Il morto viveva solo, in un appartamento di una tipica corte lombarda; era legato da profonda amicizia alla vicina che rivela a Tania chi pensa possa essere l’assassino di Carlo e le chiede aiuto per toglierlo di mezzo per vendicare il suo amico del cuore.
Tania sta per tornare a casa dopo una giornata ricca di emozioni e colpi di scena quando riceve una nuova chiamata dal direttore che le chiede di recarsi al suo posto al convegno presso il Palace Hotel di Varese. La informa che dovrà intervistare un noto scrittore e psicologo dal carattere scontroso che odia i giornalisti: il dottor Massimiliano Habi. Tania accetta, convinta dalla promessa economica di un bonus per il lavoro extra. Conosce già l’Hotel Palace, tempo prima ci aveva soggiornato per un romantico week end di coppia con un suo ex fidanzato.
La vita di una giornalista è faticosa, ogni giorno un’avventura. Un cambiamento nella sua vita le porta Bred ( con la “e”): un giovane prestante che lavora all’azienda agricola “Orto perfetto”. Si amano furtivamente nell’auto di lui. Bred la incanta, ma la loro storia d’amore ha vita breve, rispunta all’orizzonte l’uomo che il destino le ha riservato.
Carezze e morsi: Raccolta di poesie
Questa raccolta raggruppa cinque Silloge, in totale 115 poesie, pubblicate dalla poetessa Stefania Fiorin, alcune delle quali premiate a Concorsi letterari: Apparirò nella tua notte più tormentata, La poetessa spettinata, Il dolce sapore delle parole mature, D’eros e d’amor, Sguardo inquieto.”L’Autrice scrive una lirica essenziale, apparentemente semplice ma non facile, che ruota attorno a un piano ritmico intimista con continuità meritevole di ascolto. Il significato delle parole ondeggia nel riuscito tentativo di esprimere la ellittica certezza di un sentire laddove il linguaggio rivela un carattere decisamente femminile, nel senso dell’immersione viscerale, da dentro più che dall’esterno, nel corpo abitato dai propri suoni e visioni, dalle proprie possessioni, anche verbali. “Tito Cauchi” L’infuocata e divampante poesia di Stefania Fiorin affonda i suoi “artigli affilati” nella carne pulsante che freme al cospetto del fiume di piacere. L’esplosione incontenibile si alimenta della visione lirica capace di scandagliare gli anfratti delle “oscurità d’ogni peccato”, il tumulto dei sensi e il “sussurro carnale”, fino a indagare il “mistero non svelato” per ricercare l’elisir ancestrale, che viene distillato, goccia dopo goccia, da una simbolica ampolla che contiene l’incanto assoluto, l’infinita emozione vitale. La fiamma lirica di Stefania Fiorin incide la carne inebriata dal “desiderio ardente” e si inietta nel sangue come nettare bollente che sazia l’anima, come dolce miele dell’Olimpo che profuma d’amore, come succo di perenne mandragora, tossica eppur ritenuta magica. In una dimensione superiore, che non conosce tempo né spazio, le “parole di fuoco” di Stefania Fiorin si elevano al cielo, fino alla decretazione della vertigine lirica: “Filtro d’amore mi berrai / nella notte di luna piena / e ancora chiederai / un poco del mio veleno”.Massimo Barile
IO SONO LIZY-PAX: la conquista e la vittoria
Si chiamava Pace, era una bambina che soffriva a causa del suo nome che odiava e non riusciva ad accettare.
Un giorno, chiese alla mamma di spiegarle il motivo della scelta. La donna spiegò che, alla nascita, il suo volto, incorniciato da folti capelli color cannella, aveva un’espressione dolce e delicata; un’infermiera della nursery, appena la vide, esclamò:
– Com’è fortunata, signora! La bambina è bellissima e dorme in pace.
Pace! Sì! Era il nome perfetto, ricco di armonia e buoni auspici.
La spiegazione non la convinse, era determinata a cambiare ma non voleva dispiacere i genitori. Iniziò la sua prima battaglia e, decisa, affermò: – Va bene. Sarò portatrice di pace ma d’ora in poi mi chiamerò Lizy-Pax!
Così fu.
Lizy-Pax cresceva libera e innamorata della natura, tra distese di prati, valli, monti con vette che sfidavano il cielo e incorniciavano il paese dove abitava con la famiglia. Adorava arrampicare agile fino a raggiungere le cime più alte. Nella sua anima, però, c’era l’ombra dell’insoddisfazione dovuta al fatto di non essere accettata con l’apprezzamento che sentiva di meritare; dovette lottare parecchio contro chi la redarguiva sottolineando che certe avventure non erano adatte a una femmina.
Lizy-Pax era una guerriera, indomabile, amava la vita e bramava di assaggiarne ogni gusto; sentiva la necessità di cercare spazi più ampi.
All’età di dodici anni trovò un mucchio di libri abbandonati vicino al cassonetto dell’immondizia; ne raccolse alcuni, scelse quelli con le copertine più colorate tra cui un volume di Salgari.
Lesse, si appassionò ai viaggi fantastici descritti con maestria e dovizia di particolari.
Il tempo passava e lei cresceva.
Il destino la portò sulla strada verso un nuovo mondo e, superati ostacoli e peripezie, si trovò catapultata in uno strano Paese: Honey-Crystal della Galassia degli Orsi, dove era in atto una misteriosa mutazione tra gli orsacchiotti che lì abitavano.
Lizy-Pax seguì l’istinto e, grazie a speciali occhiali dimensionali, scoprì che tra gli orsi mansueti si nascondevano orsi maculati feroci e determinati ad assumere il potere e distruggere la Terra.
Viviamo in un mondo fatto di sguardi. Sguardi sfiorano, scrutano, conquistano, giudicano.
Sguardi s’incrociano e si riconoscono. Sguardi scelgono. Tutto può avere inizio e tutto può finire con uno sguardo.
Quanto è differente lo sguardo di una donna da quello di un uomo? Cosa vedono gli occhi di una donna e cosa quelli di un uomo?
Questa silloge, quasi un riflesso, nasce con l’obiettivo di permettere un confronto: parole che talvolta abbandonano chi le scrive e vestono un’identità propria e neutra.
La forza di uno sguardo fa tremare. La dolcezza di uno sguardo incanta. Uno sguardo frusta, uno sguardo accarezza. Incroci di sguardi, incontri di anime.
Ecco uno sguardo inquieto, sempre curioso, affamato d’amore e di poesia.
ALLA FINE DELL’ARCOBALENO
Arriverà il momento giusto e sarò lì (Premiato al concorso letterario di Verbania)
Una storia d’amore si trasforma in incubo. L’aggressività improvvisa di Sebastiano fa emergere i suoi problemi di alcolismo e le continue bugie rovinano l’equilibrio della coppia. Il prezzo più alto causato dal disagio psicologico lo paga il piccolo Carlos, figlio tanto desiderato. La madre, in modo inatteso, vede infrangersi i sogni di felicità, di costruire una famiglia serena, e lotta con tutta se stessa per difendersi da Sebastiano, divenuto stalker, per garantire una vita dignitosa al suo bambino. Atti fuori controllo e frasi inquietanti ripetute a Carlos da parte del padre preoccupano la donna che arriva a denunciarlo in una notte in cui, allontanatosi con il bambino, trattiene e nasconde il minore senza dare notizie. Il sostegno di un Carabiniere aiuta la donna nel tragico momento di sofferenza e le consente di riabbracciare l’adorato Carlos.
( Racconto lungo premiato al Concorso letterario Verbania for Women )
Il racconto è di genere drammatico a sfondo psicologico.
Infinito amore (Passioni Romantiche)
Una donna senza care amiche è incompleta, e senza una storia d’amore può diventare pericolosa…Karma, Amore e Patrizia sono tre giovani donne, single, in cerca dell’uomo giusto. Legate da profonda amicizia condividono vacanze, confessioni, commenti, critiche in libertà, senza escludere qualche reciproca coltellata alle spalle. Chi sarà la fortunata che incontrerà, tra tante peripezie, l’uomo della sua vita? Riusciranno a rimanere unite e superare la gelosia per il successo in amore di una delle tre?
D’Eros e d’Amor
Opera 1^ classificata al Concorso «Ebook in… versi 2016» .Questa la motivazione della Giuria: «L’infuocata e divampante poesia di Stefania Fiorin affonda i suoi “artigli affilati” nella carne pulsante che freme al cospetto del fiume di piacere. L’esplosione incontenibile si alimenta della visione lirica capace di scandagliare gli anfratti delle “oscurità d’ogni peccato”, il tumulto dei sensi ed il “sussurro carnale”, fino ad indagare il “mistero non svelato” per ricercare l’elisir ancestrale, che viene distillato, goccia dopo goccia, da una simbolica ampolla che contiene l’incanto assoluto, l’infinita emozione vitale. La fiamma lirica di Stefania Fiorin incide la carne inebriata dal “desiderio ardente” e si inietta nel sangue come nettare bollente che sazia l’anima, come dolce miele dell’Olimpo che profuma d’amore, come succo di perenne mandragora, tossica eppur ritenuta magica. In una dimensione superiore, che non conosce tempo né spazio, le “parole di fuoco” di Stefania Fiorin si elevano al cielo, fino alla decretazione della vertigine lirica: “Filtro d’amore mi berrai/nella notte di luna piena/e ancora chiederai/un poco del mio veleno”». Massimo Barile
IL DOLCE SAPORE DELLE PAROLE MATURE: Silloge di poesie
Selezione di 23 poesie di genere intimista.
La poetessa s’immerge in un profondo sentire, bagaglio di emozioni squisitamente femminili.
Il ritmo trascina in un meritevole ascolto di parole dense di significato, suoni, visioni, emozioni.
Amore, ma non solo.
LA POETESSA SPETTINATA: Poesie
L’Autrice veneta scrive una lirica essenziale, apparentemente semplice ma non facile, che ruota attorno ad un piano ritmico intimista con facile continuità meritevole di ascolto. Il significato delle parole ondeggia nel riuscito tentativo di esprimere la ellittica certezza di un sentire laddove il linguaggio rivela un carattere decisamente femminile, nel senso dell’immersione viscerale, da dentro più che dall’esterno, nel corpo abitato dai propri suoni e visioni, dalle proprie possessioni, anche verbali. Scrittura autobiografica, elegiaca e un po’ chiusa in se stessa su una linea difensiva degli affetti e della memoria.
The charging bull: il toro (Senza sfumature)
Talìa è giovane e intraprendente, le piacciono tre cose: il sesso, ma che sia un pasto caldo e completo, i tori e la danza. Basterà una carezza audace a cambiarle la vita?
Talìa Leoni ha una laurea in psicologia, ma il suo sogno è danzare. Non ha molta fortuna in amore; gli uomini si succedono nella sua vita come meteore, più interessati al sesso che a lei come donna. Convinta che un pizzico di fortuna possa cambiare la sua vita, si avvicina alla statua di un antropotauro, con l’intenzione di compiere un rito propiziatorio: accarezzare i testicoli del mitologico toro in bronzo, per assicurarsi sette anni di felicità. Funzionerà? Intanto, dopo quel rito, è riuscita a conoscere Nathan Zeni, un avvocato molto affascinante e single. E poi le si presenta l’occasione di un balletto in un locale notturno di grido. Riuscirà Talìa a conquistare l’amore e a realizzare il suo grande sogno? Oppure è tutto solo un’illusione? Nathan sembra conquistato dalla sua bellezza e lei fa la sostenuta, ma è attratta dal rigonfiamento che riempie i suoi calzoni e che l’accende di desiderio…
L’appuntamento (Passioni Romantiche)
RACCONTO LUNGO (35 pagine) – ROMANCE – Champagne, donna innamorata, può sparire senza lasciare traccia aggredendo e abbandonando l’uomo che l’ama infinitamente?
Ascanio aspetta puntuale la sua fidanzata sotto i portici; Champagne lo raggiunge, pare gli voglia dare un bacio sul collo invece lo morde e gli dà un calcio caricato da tutta la forza di cui dispone. Lasciandolo sbigottito e ferito, gli gira le spalle e se ne va senza una spiegazione. Sparisce e non risponde alle chiamate di Ascanio. Lui è dentista nello studio che lei frequenta; conquistato dalla bellezza della donna, aveva fatto di tutto per averla come paziente sottraendola al socio Luca. Tra loro era scoppiata una travolgente passione. Ascanio è dotato di fascino e ironia, Champagne, donna dal sangue caldo, aveva ceduto al sentimento al loro primo bacio. Per lui, innamoratissimo, iniziano giorni di tormento: non si spiega il perché di quella sparizione, la ama e senza di lei non riesce neanche a lavorare. Disperato, la cerca visitando luoghi che lei frequentava, in cerca d’indizi. Champagne si è rifugiata in un tempio buddista, luogo di pace e silenzio, ha valide motivazioni per allontanarsi, una di queste è proprio il forte e sincero sentimento che prova per lui. Il dentista riuscirà a raggiungere la bellissima Champagne nel luogo isolato dove si è nascosta? Ritroveranno l’amore che pare perduto? E a quali condizioni?
TANIA TOFFER OGNI GIORNO UNA SFIDA AVVENTURE DI UNA CRONISTA
Pacchetto completo (amore incluso) (Youfeel)
Quando il cuore palpita e la mente è confusa, l’angelo dell’amore appare dalla duna Arrivata alla soglia dei venticinque anni Barbara decide che è giunta l’ora di dare una svolta alla sua vita. E cosa c’è di meglio di una vacanza a Rimini per dare il via alla riscossa? Una vacanza memorabile che includa la possibilità d’incontrare l’uomo giusto che la seduca e magari la faccia innamorare. Facile da dire Meglio andare sul sicuro, non perdere tempo e affidarsi a seri professionisti del settore. L’agenzia “Ci pensiamo noi” le propone un pacchetto felicità sotto l’ombrellone con tanto di modello brasiliano dai muscoli scolpiti e gli occhi di velluto. A sua completa disposizione. O quasi perché una volta arrivata sul posto Barbara scopre che Gregorius non è la persona che si aspettava. È solo il primo di una serie d’imprevisti e peripezie, apparizioni notturne di sante e materializzazione diurne di cafoni – ma alla fine anche per Barbara il destino si compie e l’uomo della sua vita compare all’orizzonte! Divertente, fresco e spumeggiante, un romanzo che vi metterà subito di buonumore. Mood: Ironico- YouFeel è un universo di romanzi digital only da leggere dove vuoi, quando vuoi, scegliendo in base al tuo stato d’animo il mood che fa per te: Romantico, Ironico, Erotico ed Emozionante.
Si può rinunciare a orgasmi multipli dopo averne goduto in quantità per cinque anni? Lasciato un compagno abile nel gioco amoroso, che cosa fare, adagiarsi e aspettare o attivarsi e dar seguito alla teoria “morto un Papa se ne fa un altro”?
In una calda serata d’estate, due giovani amiche chiacchierano coinvolte sedute al tavolo di una pizzeria. Pucci ha lasciato Ignazio, fidanzato storico che definisce “un piombo”, dopo anni di fidanzamento di cui salva solo l’ottima attività sessuale. Sconfortata, rivela di avere urgente bisogno di un uomo dotato che spenga le fiamme del desiderio che la divorano e la rendono insaziabile. Chantal ascolta e tenta di sdrammatizzare, sa che è sincera e pronta a tutto per raggiungere “l’obiettivo”, la conosce bene: Pucci ha già adocchiato un giovanotto al tavolo vicino al quale chiedere il numero di telefono. Pucci propone all’amica di passare le vacanze di agosto insieme a Torbole sul lago di Garda, luogo frequentato da muscolosi surfisti; dichiara che la sua intenzione è godere e che potrebbe farsene un paio di questi portenti, ama il genere e non rinuncerà ad avere sesso in quantità. Grazie a un imprevedibile incontro, per concludere la serata le due si recano al Glamour, discoteca alla moda, in compagnia di Francesco al quale Pucci si concede consumando un furioso rapporto sessuale in auto, al parcheggio. Nello stesso locale Chantal incontra Luigi, strepitoso pilota d’aerei e volovelista, che l’affascina e la invita per un volo in aliante la domenica successiva; il pensiero del volo la terrorizza ma è determinata ad averlo e accetta. Chantal, si presenterà all’appuntamento? Riuscirà a superare il battesimo dell’aria e a conquistare l’amore di Luigi? Pucci esaudirà il desiderio e con chi spegnerà il suo fuoco durante la vacanza?
13 sfumature d’uomo (I coriandoli)
Tredici storie, alcune cortissime, alternate ad altre più lunghe, descrivono, con ironia e simpatia, altrettante tipologie di uomo italiano osservato in vari momenti della vita dall’occhio impietoso ma benevolo dell’autrice. A tratti emergono situazioni esilaranti, non manca la narrazione intima e profonda su cui soffermarsi a riflettere e magari commuoversi. Perché non tutti gli uomini sono uguali…
Si sa: l’uomo viene da Marte e la donna da Venere.
L’autrice prende spunto da episodi in cui le è capitato di avere a che fare con uomini di tipologie varie; talvolta l’incontro si è trasformato in uno scontro perché i rappresentanti del sesso forte ripetevano troppo spesso: no, no, no. Che faticaccia trovare un accordo!
La Fiorin è un tipo curioso, si è spesso divertita a osservarli, mentre sbraitavano o si arrampicavano sui vetri per riuscire a portare a compimento il loro obiettivo. Ha quindi avuto l’idea di raccogliere e narrare delle brevi storie, scampoli di vita, pennellate di quotidianità maschile: in alcune riporta fatti realmente accaduti, altre sono frutto di fantasia, altre ancora le sono state raccontate.
Gli aneddoti si sviluppano attorno ai protagonisti, maschi, descritti con ironia in varie situazioni dove tutti, indistintamente, chi prima, chi dopo, finiscono col ripetere per qualche motivo: no, no, no.
Sono state selezionate e determinate tredici tipologie di uomo: il fumantino, lo stressato, il classico ammaestrato, il traditore, il Peter Pan, l’impavido, l’irraggiungibile, lo sfigato, il soldato, lo sbadato, l’esploratore, il pensionato, il clochard.
Ne è nato un saggio variegato che divulga con sagacia e garbo, scava con serietà nella psicologia maschile senza mai invadere o giudicare.
Gilda, giovane donna di carattere, ha accettato l’invito dell’amico fraterno Max ad accompagnarlo al “veglionissimo” dei canottieri, gruppo sportivo di cui lui fa parte. Festeggeranno con il classico cenone. Lei ci arriva da sola a causa del ritardo e della mancanza di entusiasmo: odia le feste, soffre l’abbandono; non vorrebbe che l’anno terminasse perché le ha regalato giorni sereni.
È convinta che al veglione si annoierà, quindi programma di andarsene poco dopo il brindisi di mezzanotte. Il vecchio anno, però, fa un ultimo dono e impone di cambiare i piani: le fa incontrare Samuel, giovane biondo e attraente che la conquista al primo sguardo. Ma seduta al tavolo, di fianco a Samuel, c’è una bella ragazza che non nasconde il vivo interesse per lui, gli sta addosso, tanto da sembrare la sua fidanzata. Si innesca una lotta per conquistare il cuore di Samuel. Una lotta che potrà terminare solo quando sarà coronato il sogno d’amore di Gilda.