Riccardo Prando, insegnante e giornalista per diverse testate (tra cui La Prealpina, quotidiano di Varese e Il Sussidiario.net), segue da sempre la sua città e il territorio circostante sia sotto il profilo politico-sociale, sia sotto quello religioso e culturale. È autore di libri di saggistica e narrativa, tra cui “Giuda. 25 racconti tra cuore e ragione” (Macchione Editore) e “Contro la
scuola. Perché opporsi ad un modello educativo che privilegia la burocrazia a scapito della cultura. E riduce lo studente a numero” (Lindau-Fontana di Siloe).
I SUOI ROMANZI
IL SORRISO DI CESARE: di Riccardo Prando – Anna Montalbetti
Cesare Montalbetti (Varese 1938-Varese 2012) è stato un uomo di punta del cattolicesimo sociale nella sua città. Molto impegnato nelle Acli e nel mondo delle cooperative, ha partecipato anche alla vita politica e religiosa locale incarnando gli ideali di competenza, sobrietà, rettitudine, onestà dapprima negli anni del boom economico e della crescita civile, poi in quelli della crisi di fine millennio e della diaspora dei cattolici che hanno travolto la cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro ripercorre le fasi salienti della sua vita, mite e ferma al tempo stesso, a partire dalle testimonianze di chi l’ha conosciuto e frequentato nei diversi ambienti che lo hanno visto impegnato in prima persona a tradurre il messaggio evangelico in azioni concrete per il bene di tutti. È un omaggio ad un protagonista della vita pubblica varesina tra la seconda metà del Novecento e l’inizio del nuovo millennio.
La grande guerra e il varesotto. Storia e immagini di «vivo patriotismo» di Riccardo Prando – Elena Zambon
pubblicato da Macchione Editore
La provincia di Varese, al tempo ancora divisa in due Circondari ricadenti sotto le province di Como(Varesotto) e di Milano (Alto Milanese), ancora pervasa degli ideali e delle passioni che l’avevano vista in prima linea nell’epopea risorgimentale, visse la Grande Guerra con dedizione patriottica e imprenditoriale. Molti giovani sacrificarono la propria vita nelle trincee, molti di più furono mobilitati con ferrea disciplina negli stabilimenti industriali per produrre armi, munizioni, divise e medicamenti, ma soprattutto aerei da combattimento, creando la “provincia aeronautica” per eccellenza. La testimonianza più genuina di quel “vivo patriottismo” si manifestò anche negli anni successivi, quando tutti i Comuni, ma spesso anche castellanze e frazioni, furono protagonisti di una straordinaria gara per l’erezione dei Monumenti ai Caduti spesso realizzati da scultori e artisti di grande spicco. Le cronache delle inaugurazioni e delle annuali ricorrenze ci hanno tramandato l’immagine di una partecipazione popolare che univa e non divideva gli italiani.
Don Pigio. Il sogno cattolico di una grande Varese: di Gianni Spartà – Riccardo Prando, pubblicato da Macchione Editore