MARCELLO TROPEA

 

DA: LIBERI DI SCRIVERE

Marcello Tropea all’età di quattordici anni ha iniziato a lavorare come ragazzo di bottega in un salone di parrucchiere per signora. Nove anni dopo ha aperto un suo salone di acconciature. Attualmente, per una serie di vicessitudini, svolge la professione come dipendente part-time. La passione per la scrittura è arrivata a piccoli passi, per questo è giunta in età matura. Ha iniziato col scrivere racconti brevi, poi un romanzo di formazione e un poliziesco seriale. (A questa ultima serie appartengono altri tre titoli, inediti.) Gli piace cucinare, l’enologia, la lettura, conversare, ma di più ascoltare le persone, perché dagli altri c’è sempre da imparare. Ha pubblicato Incubo premonitore Todaro editore eValigie senza spago Excogita editore. Oltre a un monologo teatrale, scritto e interpretato da lui stesso dal titolo: Dietro le quinte di un romanzo, portato in scena in alcune sale e circoli culturali.

I SUOI ROMANZI

Incubo premonitore

In una fredda mattina d’inverno un extracomunitario trova un cadavere ai piedi di un albero. L’uomo, vestito da jogging e senza documenti, è stato ucciso con un solo colpo di pistola al cuore. L’inchiesta viene affidata a Giovanni Orsi, tenente dei Carabinieri, da poco trasferito a Gallarate dopo anni di servizio nel ROS.

Valigie senza spago

Storia di una emigrazione controcorrente. Il titolo parla chiaro: questa volta le valigie sono “senza spago”, e questo significa che, chi si muove, lo fa dalla parte del vincitore. Eppure Salvatore, il protagonista del romanzo, proviene dalla foltissima schiera dei perdenti: scuola dell’obbligo, carne da macello in mano ai caporali, manovale, muratore, aspirante capomastro. E solo più fortunato degli altri: suo padre gli ha lasciato in eredità, oltre a un fisico poderoso, un credito di riconoscenza che i debitori, maggiorenti perbene, pagano aiutandolo a scalare la vetta del successo. Una storia calabrese, solare e pulita, nonostante venga messa alla prova da quella parte di umanità, la peggiore, che regge occultamente le sorti del territorio in cui le vicende si svolgono, e funestata da morti violente e da lutti, retaggio di un passato che il protagonista e le persone che ama riescono, pur dolorosamente, a lasciarsi dietro le spalle.