Luca Lodi nasce in provincia di Varese dove risiede da sempre. È sposato con Chiara e padre appassionato di due bimbe. Educatore professionale per scelta e passione, si è accostato al mondo della scrittura dopo aver scoperto il suo grande amore per i libri. Si considera un privilegiato per aver trovato tempo da dedicare alla narrativa. Nel 2019 il suo romanzo d’esordio “Lo Jolk” – Leone Editore viene insignito del Marchio Microeditoria di Qualità. Ultimo riconoscimento in ambito letterario arriva nel 2020 con l’assegnazione del “Premio Letterario Angelo Zanibelli – La parola che cura” nella categoria Prevenzione e Cronicità con il romanzo “Lunafasia. La magica notte di un OSS” – Editrice Dapero.
I SUOI ROMANZI
Nicolas e Coach, Ciccio e Paolo sono due coppie di fratelli inseparabili. Quando il pallone con cui stanno giocando finisce nella recinzione di una minacciosa abitazione, dimora del Vecchio, i ragazzi tentano di recuperarlo, finendo però per separarsi ed essere sbalzati nel mondo dell’Erm. Ed è solo il principio di un’avventura pazzesca che indurrà il lettore a riprendere contatto con la fantasia, costretto a rilucidare la propria immaginazione offuscata dalla razionalità di tutti i giorni. Persi in un mondo sconosciuto, incontreranno strani personaggi che li acclameranno salvatori o li vorranno morti. Una profezia li osanna e a loro, inconsapevoli cuccioli, sono dati grandi poteri.
Sono trascorse appena due settimane da quando Nicolas, Coach, Ciccio e Paolo hanno fatto ritorno dal magico mondo di Erm, un universo parallelo popolato da draghi, orchi, nani, fauni e da tante altre creature fantastiche. I quattro ragazzi, dotati di straordinari poteri, erano riusciti a entrarvi attraverso una pendola magica trovata nella dimora di mastro Gunda, che li aveva indicati come gli attesi menzionati in un’antica profezia. Ora il Vecchio è morto ma questo non significa che i ragazzi non potranno più tornare nell’Erm, anzi, c’è un gran bisogno del loro aiuto. Infatti, un terribile nemico senza volto, l’Urna Fiorita, intende scatenare una guerra tremenda tra i popoli, per poterli controllare.
Lunafasia. La magica notte di un OSS
Lunafasia è la storia di un OSS che assiste a un prodigio. In un turno di notte come tanti, grazie alla magia della Luna Blu, tutti gli anziani della Casa di Riposo in cui Camillo lavora tornano a essere giovani. Tra loro, il posto d’onore spetta a Clotilde, che non è solo un’anziana affetta da afasia, ma è prima di tutto una persona con una storia, un carattere e una profonda umanità. Sarà infatti lei che – una volta ringiovanita e ritrovato il potere della parola – farà notare a Camillo tutti i limiti che risiedono nel sistema organizzativo della struttura. Questo intreccio narrativo coinvolgente, unitamente alle schede di approfondimento che chiudono il libro, rende Lunafasia un “romanzo formativo” potente, che può guidarci verso un cambiamento di prospettiva, per andare oltre i preconcetti di cui tutto il mondo delle RSA è vittima.
Lunafasia. La magica notte di un OSS. Ediz. speciale
Lunafasia ha già fatto sognare molti lettori che immaginavano un’assistenza agli anziani differente. Ma questa seconda edizione limitata, con il suo finale alternativo ambientato in “epoca COVID 19”, torna a ricordarci che c’è ancora tanto da fare per superare i preconcetti legati al mondo delle RSA.
Viaggiatori controcorrente. Percorsi di benessere non farmacologico
autori:
Cosa distingue un intervento educativo classico da un percorso terapeutico non farmacologico? Come possiamo fare chiarezza nella moltitudine di approcci detti “non farmacologici” e farci guidare da un metodo e da buone prassi negli interventi che andiamo a proporre? A queste domande risponde l’opera, che analizza in modo approfondito quattro terapie non farmacologiche – Doll Therapy, Musicoterapia, Terapia dei Viaggiatori e Pet-Therapy – senza dimenticare di ricondurle a un contesto culturale unitario, calandole sui bisogni e sulla storia di vita delle singole persone. Il titolo ci ricorda che gli autori sono stati prima di tutto viaggiatori e come tali hanno osservato, raccolto dati, messo alla prova le loro certezze. Ci donano ora i loro anni di esperienza e di ricerca, mostrandoci – attraverso un linguaggio chiaro e indicazioni pratiche – come possiamo rendere più umani i nostri servizi, rispondendo ai bisogni non solo dei nostri anziani, ma anche di noi professionisti.