Giuliano Tosi, laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, insegna nelle scuole superiori e ha pubblicato articoli di filosofia, storia e didattica. Ha conseguito riconoscimenti nazionali e internazionali per poesie e racconti. Ha pubblicato con Greta Bienati: Il Sempione salvato. L’ultima azione partigiana dell’Ossola. 22 aprile 1945 e il romanzo Pan di vipera, pan di strega. Valgrande 1917.
I SUOI ROMANZI
Agguato sull’Olona. Il delitto Prandoni.
Il 1° gennaio 1872, un colpo di pistola uccide Ottavio Prandoni, sindaco di Olgiate Olona, sulla via della Garottola, presso la Cappella di Sant’Ambrogio. È il primo atto di una lunga tragedia che porterà alla condanna di tre innocenti e che lascerà una profonda traccia nella memoria popolare.
Ricostruendo minuziosamente la celebre vicenda giudiziaria a partire dai documenti e dai giornali dell’epoca, il testo rievoca il mondo di fine Ottocento tra Olgiate Olona, Busto Arsizio e Castellanza, un mondo popolato da mendicanti e senatori del regno, testimoni coraggiosi e vittime disperate, banditi con una coscienza e azzeccagarbugli senza scrupoli. Protagonisti, in particolare, un tenente dei carabinieri e un giovane avvocato, che fecero della ricerca della verità e del trionfo della giustizia la missione di una vita.
Aprile 1945: l’esercito tedesco in ritirata progetta di far saltare le centrali idroelettriche dell’Ossola e il tunnel del Sempione. Quando decine di tonnellate di tritolo raggiungono il paesino di Varzo, all’imbocco del tunnel, gli Alleati minacciano di bombardare tutto. Per salvare paese e traforo, le brigate garibaldine devono entrare in azione. Entro ventiquattr’ore.
Un’accurata ricostruzione storica di una delle vicende più audaci della Resistenza italiana, che ha visto protagonisti partigiani umili ed eroici, staffette intrepide e sorridenti, spie svizzere innamorate, parroci spediti al confino e un giovane giornalista di nome Gianni Brera.
Mentre sul fronte orientale infuria la Prima Guerra Mondiale, il disegnatore botanico Martino Bonnet segue sui sentieri della Val Grande la sua affascinante e misteriosa guida, Cristina Mellerio, detta la Tedesca.
La donna non è una montanara come le altre: porta le scarpe e conosce il latino. Ma si dice anche che sia in grado di comandare le vipere. Di certo, è la moglie del Diavolo, come tutti chiamano il Tromlin.
Nella valle, che forse è il paradiso o forse l’inferno, si muovono angeli e demoni, streghe e sfrosini. Fino a quando, con la rotta di Caporetto, la Storia farà irruzione nel mondo senza tempo delle vipere e delle farfalle.
A partire da una rigorosa ricostruzione storica e da un’approfondita indagine botanica, una storia d’amore che percorre l’incerto crinale tra natura e storia, tra leggenda e realtà, un crinale che nel mondo della montagna si fa particolarmente sfumato e incerto.
Un romanzo coi profumi delle erbe, i colori dell’acquerello e le ombre profonde della montagna.