GIANFRANCO BOTTINI

Gianfranco Bottini nato a Busto Arsizio il 28/12/38, laureato all’università Cattolica del Sacro Cuore presenta il suo primo libro: “La vita è una brioche

Intervista tratta da Informazioneonline.

Si intitola “La vita è una brioche”, un libro che diverte, pieno di ironia e sorprenderà chi, conoscendo l’autore, Gian Franco Bottini noto per il suo impegno politico ed istituzionale, si aspetta una lettura incentrata solo sulla città di Busto e i suoi concittadini.

E invece stupisce il Bottini scrittore: “Questo libro riguarda la mia città ma non solo – ha chiarito subito nella presentazione alla Galleria Boragno – ho lavorato molto di fantasia ma portando dentro il mio vissuto.  Molti mesi fa, mi è venuta voglia di mettere su un pezzo di carta gli anni passati, ne sono venute fuori storie, situazioni, personaggi che raccolgono tratti e caratteristiche di persone che ho conosciuto realmente e che vanno a rappresentare quel che mi girava per la testa.  Il tutto in chiave di ironia, ma con passaggi della vita nazionale importanti: il dopoguerra, la legge sul divorzio, l’emersione del femminismo. L’ho ambientato in un paese immaginario della Brianza, Piatuggio.

Mentre lo scrivevo, mi divertivo a rileggerlo per cui mi sono detto: ‘Forse non è proprio da buttare via’. Ho sentito diversi pareri e così è nata l’idea di farne un libro”. Il tutto con un fine benefico: il ricavato sarà infatti devoluto all’associazione Aias Onlus.

Ad introdurre la presentazione, insieme a Bottini,  sono stati il giornalista Andrea Della Bella, autore della prefazione, e Tiziano Riverso che ha illustrato i personaggi. Il libro ruota intorno a un gioco divertente, quello di riconoscere non tanto i protagonisti, che sono frutto della fantasia, quanto episodi, aspetti del loro carattere e situazioni: “Il segreto è non dire mai: ‘Ecco questo sono io’, ma neppure sentirsi del tutto estranei al racconto”, suggerisce Della Bella.

Si parte da lontano, da una locanda ai tempi di Garibaldi , poi c’è l’American bar della Brianza, luoghi dove passa il politico, l’artigiano, il farmacista, l’industriale, c’è Giulietta, la ragazza femminista degli anni sessanta con un divertentissimo episodio, oltre sessanta personaggi dipinti come acquarelli in maniera leggera, la gente del paese con i suoi pettegolezzi , tante verità  e bugie. “Ho cercato di cucire una storia che ciascuno può ritrovare anche a casa propria perché ci si rende conto che certi fatti della vita nazionale e certi personaggi sono similari. Si ruota intorno alle tre esse: sport, soldi e c’è anche il sesso non spinto, ma quello che stimola un po’ la curiosità”.

Per giorni, sulla pagina Facebook ufficiale del libro, in tanti si sono lanciati dando la propria interpretazione del titolo. Il significato, spiega Bottini, è: “La vita è una brioche, addentala. Ma si va oltre: la vita è una brioche ma la marmellata sta sul fondo. Non è poi così banale, ciascuno dà la propria interpretazione”.

IL ROMANZO: La vita è una brioche