Oro per un colpo di Stato: l’ultimo noir dello scrittore castellanzese Vito Speroni

da: Malpensa24 

CASTELLANZA – Un carico d’oro, in mano ai gerarchi fascisti nelle fasi finali della Seconda guerra mondiale, sarà usato per finanziare un colpo di Stato, che avverrà grazie a una modifica alla Costituzione. Storia, politica, avventura e noir si fondono nel libro “L’oro dei vinti”, ultima fatica di Vito Speroni.

Un segreto custodito in un caveau svizzero

Come ha raccontato l’autore, la vicenda narrata «inizia nel 1943, a Milano, in periodo di guerra. Claudia, una studentessa ebrea, per non essere presa dai tedeschi si nasconde in uno spazio all’interno di un armadio. In attesa che il padre, dopo avere pagato la loro libertà con tutto l’oro che possedeva, venga a riprenderla. C’è poi un salto all’aprile del 1945: i gerarchi fascisti vogliono trasportare in Svizzera un carico d’oro, per finanziare un’ultima opposizione in Valtellina. Ma l’insurrezione generale li costringe a cambiare i piani: bisogna trovare in fretta un’idea e il loro comandante, erede di una ricca famiglia milanese, decide di coinvolgere i servizi segreti americani. Se tutto va come spera sarà il primo atto per restaurare un regime dittatoriale in Italia, situazione ben vista anche da alcune lobby statunitensi, che tenteranno di eliminare chiunque le ostacoli. Ai giorni nostri Carlo, uno scrittore squattrinato, scopre che suo nonno era un tenente delle SS e sua nonna una ragazza ebrea; un segreto custodito in un caveau svizzero gli stravolgerà l’esistenza. Tre persone intervengono in suo aiuto: Vittorio, un ex poliziotto, Federico, un famoso hacker, e Chiara, un avvocato. Cercheranno di salvarlo da chi lo vuole morto e sventare il colpo di Stato, che avverrebbe in modo legale attraverso una modifica alla Costituzione».

Un filo comune che lega i romanzi

“L’oro dei vinti” è un romanzo autoprodotto, tra giallo, thriller, avventura «e storia: ce n’è parecchia», ha sottolineato lo scrittore. «Quell’oro e quel manipolo di fascisti, alla luce delle ricerche che ho condotto sui libri e su internet, non sono poi così campati per aria». Curatore dei siti Telecommunication e Cvs Libri Online, dedicato alla letteratura in provincia di Varese, vanta all’attivo altri romanzi che hanno come filo comune il legame con la storia: «Già ne “Il diamante del diavolo” c’è una parte critica sull’attentato di via Rasella. Ne “Il Patriota visionario” racconto la storia di un mio parente, unico fascista in una famiglia di comunisti, mentre in “Migranti” l’arrivo in città, negli anni Sessanta, di una famiglia sarda, e tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare».
Speroni, amante della Pro Patria e della Juventus, è nato e cresciuto a Busto; divoratore di libri cartacei, non trascura gli ebook quando incontra una trama che lo colpisce. Tra gli autori preferiti cita Donato Carrisi, Ken Follett, John Grisham, Patricia Cornwell e Giampaolo Pansa, «quando ha iniziato a fare revisione storica». La sua prossima pubblicazione non sarà un romanzo ma un manuale, “Come aiutare l’ambiente con il solare”: dedicato all’energia fotovoltaica, mira a trasformare Castellanza, dove ora abita, in una smart city verde.

oro noir vito speroni – MALPENSA24

Riparte il Festival del Libro

da: l’informazione on line:  Torna  il Festival  del Libro del Sistema Bibliotecario Busto Arsizio-Valle Olona. Dopo il successo della prima edizione, è stata presentata la prima parte del programma che prenderà il via nella sala Monaco della Biblioteca comunale di Busto Arsizio, il 14 novembre, con Michela Marzano. Continua

PRESENTAZIONE “UNA STAGIONE NASCOSTA”, DI MARO

 da NEM EDITORE 

Venerdì 20 settembre alle 18.30 alla Feltrinelli di Varese (verrà presentato al pubblico il primo libro edito dalla casa editrice NEM (già Nuova Editrice Magenta), Una stagione nascosta di Vincenzo Di Maro. Il libro è una raccolta di poesie che esce dopo le precedenti La costanza dell’inseguito (Nuova Editrice Magenta, 2008, selezionato premio Bagutta, e San Pellegrino); La fine dell’opera – frammenti per un coro (Lietocolle, 2011) e Mitografie (Kairòs, 2012, con Casulli, Ferraris, Vetromile). A dialogare con l’autore sarà Fabio Scotto, poeta, professore ordinario di Letteratura Francese all’Università degli Studi di Bergamo, nonché traduttore e amico di Yves Bonnefoy e di altri grandi poeti francesi.