Carlo Zanzi, nato a Varese il 15 giugno 1956, docente in pensione e giornalista pubblicista dal 1993, pubblica libri da una trentina d’anni. Come giornalista ha collaborato con il settimanale ‘Luce’, il quotidiano ‘La Prealpina’ e altre testate. Dal 2007 la sua passione per il giornalismo la canalizza principalmente nel suo blog ‘Pensieri & Parole’ (http://terzopensierieparole.blogspot.it). E’ stato membro della giuria del Premio Chiara per dieci anni (Giuria Premio Chiara per raccolte di racconti editi) e per cinque anni (Giuria Premio Chiara per raccolte di racconti inediti).
Per ciò che riguarda i volumi pubblicati, si va dalla narrativa alla poesia alla saggistica, ma negli ultimi anni il suo interesse si è andato focalizzando sulla narrativa, sia romanzi che raccolte di racconti.
La sua mail è: c.zanzi56@gmail.com
I SUOI ROMANZI
Seguendo le indecifrabili vie del destino (o della Provvidenza), risalendo lungo il corso degli anni, dal 1917 al 1981, due famiglie e tanti personaggi che fuggono dall’apatia della vita alla fine si incontrano, forse per fuggire di nuovo, o per abbracciarsi in una storia d’amore. Il marchigiano Giorgio e il varesino Luigi, amici di fuga nell’ultimo anno della Grande Guerra, si salutano sotto il cielo rosso di bombe e di sangue, ma non sarà un addio. Seguirà un’altra guerra, nuove fughe sui campi e nei cieli, ali di aerei ed evasioni solo sperate, il secondo dopoguerra, gli anni Settanta e l’amore che si rinnova e riempie di sogni la giovinezza. Un diario ritrovato compirà il miracolo di vie che portano nella medesima direzione, che intrecciano legami, che consolidano un comune sentire: siamo fatti per una meta, eppure la meta chiede nuove avventure.
Carlo Zanzi, come nel suo precedente romanzo ‘Sassolungo’, risale i tornanti della storia, storia locale e storia nazionale, storia familiare e storia di tutti, sessant’anni di vita italiana, dalla costa adriatica alle prealpi lombarde. La sua scrittura scarna, essenziale, ci prende per mano senza costringerci a tappe impegnative, brevi capitoli che si rincorrono come i passi lenti di un camminatore di montagna. Siamo tutti fuggiaschi, perché chi non scappa per necessità, per fame, per paura, lo fa seduto sopra un divano con un libro fra le mani, inginocchiato nella penombra di una chiesa, davanti ad un programma televisivo che non ci interessa e che ci porta al sonno; siamo tutti alla ricerca di un qualcosa in più, di diverso, di desiderabile. In fuga dalla noia. Sospesi a braccia aperte, ali distese nel cielo.
E’ una storia d’amore.
E’ la storia di Anna e Marco, lei di Goito (Mantova) lui di Castelleone (Cremona). Gente di pianura (lei psicologa lui giornalista), la narrazione si svolge fra i luoghi d’origine dei protagonisti, Milano e la Val Gardena, dove non poche pagine sono ambientate durante una settimana bianca sulle dolomiti. La collocazione temporale è nei primi anni del nuovo millennio.
La tematica religiosa, le domande su Dio e sul senso della vita non mancano.
E’ un romanzo sul coraggio di scegliere, di rischiare, di amare.
REGINA DELLE PREALPI – L’ATLETICA LEGGERA A VARESE
BLOG-BOOK di Carlo Zanzi (per leggere il libro)
Atletica leggera, la regina degli sport, quindi il titolo non poteva che essere Regina delle Prealpi, parlando dell’atletica leggera a Varese. Ho limitato la ricerca alla storia delle società di atletica di Varese città e immediate vicinanze, cioè Gavirate, Tradate, Malnate, Arcisate. Restano fuori realtà importanti come Gallarate, Busto Arsizio, Saronno, Castellanza, Cairate, Olgiate Olona, Sesto Calende, Somma Lombardo…Le gloriose Gallaratese e Pro Patria Busto Arsizio vengono descritte nella prima parte, facendo riferimento solo alla prima metà del Novecento.
Il libro è diviso nei seguenti capitoli:
1 – Una domenica in Via Manin…La Varese City Run del 10 ottobre 2021.
2 – Da sempre l’uomo corre, lancia, salta. Si tratta di una sintetica ricostruzione storica dell’atletica leggera: Greci, Romani, il buio del Medioevo, lo sviluppo dall’Ottocento in avanti.
3 – Carlo Airoldi e la maratona sognata. L’incredibile vicenda di Airoldi, a piedi da Milano ad Atene per la prima Olimpiade dell’aprile 1896.
4 – Carlo Speroni, la locomotiva di Busto Arsizio. La storia dello Speroni, re della corsa lunga nei primi decenni del Novecento.
5 – Corse su strada, atletica e ginnastica. L’atletica parte con la corsa prolungata, si inserisce come aggiunta nelle gare di ginnastica, nel 1926 nasce la Fidal.
6 – L’Atletica Biumense e la Gallaratese. La storia della Biumense, prima società di atletica della città di Varese, con Alfredo Broggini, Alessandro Frè, Gianni Bellorini.
7 – Giani, Groppelli, Pinzin, Gervasini, Bronzi, Cantoreggi e tanti altri. I nomi di spicco degli anni Sessanta e Settanta. Nasce il Marathon Club Varese. Il ruolo di Enrico Arcelli.
8 – La grande memoria di Beppe Balsamo.
9 – Il nuovo impianto ‘Giovanni Bellorini’. Nel 1988 l’atletica su pista si sposta dal ‘Franco Ossola’ a Calcinate degli Orrigoni.
10 – Un formidabile gruppo di ragazze. Dalla prima tesserata donna, Luisa Magnaghi a Katia Pasquinelli, Antonella Avigni, Elena Milan, Emanuela Baggiolini, Daniela Cionfrini.
11 – I ragazzi dell’Atletica Varese. La Nuova Atletica Varese si divide, nasce l’Atletica Varese per la sezione maschile.
12 – Fabio Pilori e gli astisti varesini.
13 – Sergio Castelli, specialista dei lanci.
14 – Alberto Cadonà e l’atletica a Malnate.
15 – Silvano Danzi e il piccolo Kenia in Valceresio.
16 – Carmine Pirrella e il ‘fenomeno’ Gavirate.
17 – Angelo Summa e l’atletica a Tradate.
18 – Nasce Varese Atletica.
19 – Linda Casalini, Daniela Colonna Preti e l’atletica per tutti.
20 – Marciatori, Piede d’Oro e Pre Njmegen.
21 – La corsa in montagna.
22 – Giochi della Gioventù e atletica scolastica.
23 – I giudici di gara.
24 – Ai piedi delle Prealpi. Il comitato provinciale Fidal Varese, gli ultimi sviluppi.
25 – La ‘mia’ atletica.
26 – Post it
Ho scelto di pubblicare un e-book, più correttamente un blog-book. Questo mi ha permesso di utilizzare sia le foto che i video. Ho in mente un libro in divenire. Grazie anche ai suggerimenti dei lettori, saranno possibili correzioni e approfondimenti, aggiunta di capitoli…
Romanzo di formazione, Sassolungo è la storia di Luigi Frigerio, che si snoda fra il 1910, data della sua nascita, e il 1987, momento importante della sua vita. Non inganni il titolo: non si tratta di un romanzo ambientato prevalentemente in montagna, anche se le Dolomiti sono presenti, con il loro fascino. La vicenda narrata, che scorre nel gioco di realtà e fantasia, storia ed invenzione, è ambientata soprattutto a Varese, descritta nella sua evoluzione da prima della Grande Guerra agli anni Ottanta. La grande storia è però solo accennata, di sottofondo. Carlo Zanzi ha scritto un romanzo familiare, dove emerge il rapporto fra i nonni e i nipoti, fra Battista (padre di Luigi) e il nipote Bruno, e fra Luigi e il nipote Marco. Storie d’amore, di tradimenti, la passione per la montagna, i patimenti della guerra, gioie e dolori, abbracci e incomprensioni… Nella prima parte è frequente nei dialoghi l’uso del dialetto varesino.
Cosa vuole Massimo, così all’improvviso, dopo anni di silenzio e distanza? Cosa significa la sua telefonata nella vita di Danilo? Con queste domande si apre il racconto in prima e terza persona di una, due e poi, a cascata, tre, quattro, cinque vite e ancora altre, intrecciate dal filo della quotidianità che fa rimbalzare gli uni addosso agli altri senza una logica apparente né un disegno leggibile, se non forse il beffardo divertimento di un Dio che mette sempre la persona sbagliata là dove non vorrebbe stare. Distopia della mediocrità nelle figure di Danilo e Rosa, che inanellano piccole sfighe e futili errori in una sequenza apparentemente infinita, sfiorando senza mai raggiungere la tragedia, catartica e risolutiva.
CHI SI FERMA E’ PERDUTO (Edizioni Lativa)
‘Chi si ferma è perduto’ è un libro diviso in due parti. La prima è dedicata principalmente agli oltre 3000 alunni che Zanzi, docente di educazione fisica, ha incontrato nelle scuole dove ha insegnato per 43 anni, 34 dei quali alla scuola media Vidoletti di Masnago. La seconda parte, invece, è dedicata a tutti gli sportivi, principalmente a coloro che fanno movimento per la salute, a qualsiasi età, soprattutto all’aria aperta, sfruttando la nostra terra prealpina, un privilegio per i varesini. Carlo Zanzi, classe 1956, è sportivo da sempre, dedica un’ora al giorno all’attività motoria, soprattutto bicicletta, corsa, sci nordico e skiroll.
MARCO MOCK ZANZI THE BANJOMAN (Macchione ed)
A un anno dalla morte, il 6 agosto 2015, è ancora vivo il ricordo di Marco Zanzi detto Mock, talentuoso suonatore di banjo, polistrumentista, cantautore, cofondatore della PiedmontBrothers Band insieme a Ronald Martin. Il fratello Carlo ha scritto un libro su di lui, sulla sua avventura musicale e su quella spirituale, descritta soprattutto a partire dal Cammino a Santiago di Compostela, intrapreso da Marco nel 2004. Molte pagine sono dedicate alla storia del Progetto musicale Piedmont, nato dopo l’incontro con Ron Martin, cantautore del North Carolina amante, come Mock, della musica Americana (country, bluegrass, folk…). Ma il libro è anche il diario degli ultimi due anni di vita di Mock, segnati da un male incurabile, affrontato con il coraggio dato dalla fede in Dio e dall’amore per la vita. La seconda parte del volume raccoglie alcune testimonianza di chi ha conosciuto Marco e lo ha apprezzato.
Dopo trent’anni di scrittura credo di non avere più dubbi: prediligo il racconto al romanzo. Il mio è stato un percorso di potatura, un bisogno di sintesi, la necessità di arrivare subito al ‘dunque’, un avvicinarsi della narrativa alla poesia. Non a caso inizio questa mia nuova raccolta di racconti con due poesie.
Ho ordinato i racconti di questi ultimi anni in ordine di lunghezza: una pagina, due pagine, qualche pagina, per finire con il racconto lungo che dà il titolo alla raccolta e con un racconto breve che non avrei mai voluto scrivere.
I racconti più brevi amo definirli schizzi: come un pittore, qualche segno di matita, qualche tratto al carboncino.
Molti racconti hanno come protagonista (diretta, indiretta, celata, esplicita) la morte. Non è una novità, non lo è per me da trent’anni, non lo è nella millenaria storia della narrativa. La morte è vita, è stimolo creativo, è paura che invoglia alla memoria. Non c’è slancio vitale più efficace quanto il timore di essere dimenticati.
VALZER PAR VARES (Macchione ed.)
Riunisce quasi tutte le poesie scritte in vent’anni, a partire da Rusàri d’un vècc, con la quale ha vinto il Poeta Bosino nel 1994, e i racconti scritti negli ultimi anni. Racconti scritti di getto, in un’ora, e poi rielaborati con calma.
Emergono dalle letture l’amore, l’affezione a Varese, sua città natale, la presenza costante della famiglia e della natura.
CICALE AL CARBONIO
Ambientato anche nelle nostre zone, perché l’immaginario Giro d’Italia prevede la doppia ascesa del Cuvignone e la salita finale al Campo dei Fiori, piatto forte della penultima tappa, prima dell’arrivo classico a Milano.
Il racconto è la storia di un Giro d’Italia, della grande fatica di Marco, ciclista professionista che parte da favorito nella Corsa Rosa di un anno non precisato. C’è poi Beatrice, moglie di Marco, che segue il Giro in casa di amici. Marco e il suo amore-odio per la bicicletta, Beatrice e la provocazione di una nuova passione amorosa. La fatica dello sport della bici diventa la fatica di vivere, per entrambi. E nuove scelte apriranno orizzonti inattesi. Il racconto accompagna il lettore lungo i tornanti di leggendarie salite dolomitiche e prealpine, ma anche in una bella villa di Cugliate Fabiasco o sulla via Sacra della Madonna del Monte, per concludersi sul lago di Garda, terra d’origine dei protagonisti.
L’autore, pur amando da sempre la bicicletta, non regala nessuno sconto agiografico allo sport del ciclismo professionistico, né cede a giudizi moralistici sui comportamenti.
Lam Pak Tung. Padre Adelio Lambertoni missionario ad Hong Kong; con Gianni Spartà
PROFILI-VARESE IN PENSIERI; PAROLE; IMMAGINI E OMISSIONI (Editoriale Eureka) foto di Carlo Meazza
AGENDA VARESE 2008 (Editoriale Eureka) Foto di Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli
VICOLO CANONICHETTA (Macchione ed.) romanzo Foto di Carlo Meazza
AGENDA VARESE 2007 (Editoriale Eureka) Foto di Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli
AGENDA VARESE 2006 (Editoriale Eureka) Foto di Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli
UNA CITTA’ IN CORNICE (Macchione ed.) Foto di Carlo Meazza
AGENDA VARESE 2005 (Macchione ed.) Foto di Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli
PANATHLON CLUB VARESE-50 ANNI (Macchione ed.)
L’ASILO INFANTILE PERI-PIATTI DI VELATE
BRUNO RAVASI – OMAGGIO A UN ARCHITETTO
LE RESIDENZE PER ANZIANI (Macchione ed.)
1950-2000: DUE GIUBILEI, UN SOLO SIGNORE
LA SFIDA ELETTRONICA (Sei editore) romanzo per ragazzi
VARESE-PAROLE E IMMAGINI DI UN LUOGO AMATO (Macchione ed.) con foto di Carlo Meazza
FAX D’AMORE (Macchione ed.) raccolta di racconti
CARA CASTRONNO (Macchione ed.)
I CINQUANT’ANNI DELL’ASEA (Macchione ed.)
EDELWEISS, LA STELLALPINA DI VELATE (Macchione ed.)
CROCEROSSINE A VARESE (Macchione ed.)
L’ULTIMO NEMICO (Ed. Lativa) raccolta di racconti
SAN VITTORE A GORNATE OLONA
UNA PRESENZA MAI VENUTA MENO (Nicolini Ed.)
LA COMUNE DI BARBARA (Ed. Del Leone) romanzo
UN ANNO (Gabrieli Editore) raccolta di poesie
PAPA’ A TEMPO PIENO (Ed. Paoline)